martedì, gennaio 31, 2006

Un aneddoto dal passato - etichette censurate per Livon

Ieri sera, a Roma, ho partecipato a una splendida verticale (1996-2003) di Braide Alte di Livon. Degustazione strepitosa ma non voglio ora passare a descrivere i vini visto che forse questo è l'unico blog sul vino dove non ne verrà mai descritto uno...
Ad ogni modo, approfitto invece di questo spazio per riportare un aneddoto che ha raccontato proprio ieri sera Valneo Livon.
Antefatto
Sulle etichette, per il Braide Alte come per il resto della produzione, è rappresentato un disegno degli anni Trenta di Ertè. Il disegno, in pieno stile Art Dèco, raffigura una donna uccello, con la particolarità che è rappresentata in modo speculare, in modo tale che la parte inferiore ricordi la "C" di Collio.
Fatto
Quello che interessa qui è un aneddoto di customizzazione tutto particolare. Anni fa, un importatore negli Stati Uniti ha avuto un lotto di 12.000 bottiglie di Livon bloccato. Il motivo? Il disegno di Erté - a causa dei seni della donna-uccello - era risultato, secondo le autorità competenti, pornografico. La consenguenza: bottiglie bloccate, importatore disperato.
Ed ecco l'intuizione dell'importatore che ha "risolto" la situazione - ha messo a dipingere due ragazze che per due settimane hanno ritoccato ogni singola bottiglia disegnando a mano un reggiseno. Da un limite imposto è quindi nato un fenomeno mediatico che ha coinvolto con interesse tutta la stampa americana - e reso un po' meno felice chi curava l'immagine di Erté.
Negli anni successivi, Livon ha dovuto poi creare delle etichette "adattate" previo accordo con gli eredi di Erté - una donna-uccello priva di seni - per evitare nuovi problemi sul mercato statunitense. Solo di recente ha potuto introdurre sul mercato bottiglie con etichette originali.
Conclusione
Spesso, le iniziative di marketing più efficaci nascono proprio dall'esigenza di risolvere un problema apparentemente senza soluzione...

martedì, gennaio 24, 2006

Etichette firmate dai bambini? Non esattamente...

Di etichette disegnate dai bambini, nel mondo del vino, ormai ce ne sono davvero tante, forse troppe. Alcune a vederle hai la certezza che siano originali, altre sembrano un po' troppo studiate per non essere il frutto del lavoro di un grafico dal tratto spiccatamente naif, altre ancora, ti fanno pensare che l'amore di un genitore va davvero oltre il vero talento di un figlio, anche se di tre anni...
In un'ipotetica gara a chi ha il figlio-designer più piccolo, Giovanna Tantini è riuscita a battere tutti, e in etichetta ha messo, sullo sfondo, il tracciato del battito del cuore del suo primo figlio quando era ancora nella sua pancia. Non sarà proprio un disegno fatto di pugno dal figlio, ma si può collocare facilmente nel gruppo delle etichette 0-12. E di certo va premiato perché ha saputo abbinare a un'idea provocatoria e molto da PR (perdonate lo scetticismo), un mix di design che funziona (e quindi scioglie lo scetticismo).

Via Winenews

martedì, gennaio 17, 2006

Marketing territoriale nei cieli - Darwin airline e le aziende ticinesi

Dei piaceri della vita (possibilmente sessuali) a bordo di un aereo, ne hanno già parlato in tanti. Ci hanno addirittura scritto libri come Plane insanity. Forse però ancora non si è parlato molto del vino in aereo, se non ogni tanto per qualche accordo commerciale.
Ma il caso della giovane compagnia aerea ticinese Darwin Airline è diverso. Qui il posizionamento è stato molto chiaro, e lo dimostra la sezione prodotti e servizi del sito, dove si evidenzia che il cibo a bordo è servito in piatti di ceramica e le bevande in bicchieri di vetro che hanno molto poco a che vedere con i servizi in vera plastica che sembrano lanciarti dietro durante il volo certe hostess dal sorriso evidentemente imposto...
Il plus sta nel fatto che questa compagnia ticinese ha deciso di fare marketing di territorio su nei cieli. Grazie alla consulenza del sommelier Paolo Basso, e ad accordi di co-marketing con aziende vinicole ticinesi, ogni mese offrono infatti due vini in degustazione serviti con attenzione. E sul sito della compagnia aerea è possibile leggere anche la scheda tecnica dei vini presenti nel mese corrente sui voli Darwin Airline - a gennaio è la volta di Cantina Monti. L'operazione, iniziata lo scorso settembre avrà termine a febbraio, ma chissà che poi non si decida di proseguire.

Notizia inizialmente appresa da Babyboomers.it
Foto della Darwin Airline.

sabato, gennaio 14, 2006

Zinfandel, tra attaccamento alla nazione e marketing?

Navigando, stamattina, mi sono imbattuta nel sito della ZAP, l'associazione che raggruppa gli advocates (estimatori/promotori) e i produttori dello Zinfandel americano. In altre parole lo Zinfandel's fans-club.
Nella pagina "about us" si dice "Founded in 1991, ZAP is a 501(c)(3) organization dedicated to advancing public knowledge of and appreciation for American Zinfandel and its unique place in our culture and history" e secondo i dati forniti dalla stessa organizzazione ad oggi questa può contare su 6,500 advocates in tutto il mondo, e 310 produttori. Il concetto di fondo è quello di preservare e riconoscere il vino a base Zinfandel come "il vino americano". In pieno stile fans club, la quota di iscrizione all'associazione come advocate (25$ ) include anche la maglietta e la newsletter con aggiornamenti sui numerosi eventi dedicati allo Zinfandel, incluso il prossimo Zimposium a luglio del 2006. Una strategia di marketing ben studiata, che include anche la possibilità di acquistare la ruota dei profumi, in versione plastificata, a colori, delle dimensioni di un piatto e adattata proprio su misura di questo vitigno. NB Tra i membri, c'è anche l'italiana Accademia dei Racemi.
Come hanno detto sul blog Chasing Vincenzo, "sì, lo Zinfandel non ha avuto origine negli Stati Uniti, e non è stato apprezzato finché non è arrivato negli Stati Uniti, ma non è questa la quintessenza dell'essere americani?"
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